La fretta è cattiva consigliera, e anche quando si progetta e si pubblica un sito web si può finire per compiere qualche errore dettato proprio dall’urgenza di lanciare un sito per la propria attività professionale (o personale!).
Questi sono alcuni degli errori più frequenti in questo ambito del web marketing.
Copiare da altri siti
Ok, abbiamo detto che ispirarsi a siti con provata efficacia aiuta ad avere le idee chiare in termini di progettazione e contenuti. Ma ispirarsi è una cosa, plagiare un’altra! Copiare, oltre a essere perseguibile per legge, penalizzerà la pagina web in termini di ranking su Google e su tutti i motori di ricerca.
Ricorrere a pratiche scorrette
Altrove abbiamo accennato all’abitudine poco onesta di acquistare pacchetti di recensioni positive. Per fortuna ormai gli utenti sono abbastanza scafati e riescono a distinguerle da quelle autentiche per il tono di scrittura non genuino. Purtroppo non possono fare niente per difendersi dall’altrettanto scorretto acquisto di follower o acquisto di link.
Ripetere troppe volte le parole chiave
Oltre a dar fastidio al lettore, che non è uno sprovveduto e si accorgerà di questa eccessiva frequenza, anche i motori di ricerca si “risentiranno” e puniranno questa pratica SEO che si chiama “keyword stuffing” e danneggia la reputazione su internet dell’azienda o della persona, facendola crollare nei risultati di ricerca.
Limitarsi a una sola keyword
Se il vostro sito si occupasse di gioco per soldi, sarebbe controproducente usare come parola chiave solo “casinò”. E se si potesse anche scommettere? E se aveste delle slot machine da urlo? E se ospitaste giochi in livestreaming? Si potrebbe andare avanti all’infinito: nessuna pagina internet si occupa di un solo argomento, e questo si riflette nelle keyword da utilizzare per farsi trovare, pena un “inaridimento” dei visitatori in arrivo.
Pubblicare contenuti a singhiozzo
Costanza nella pubblicazione dei contenuti equivale ad affermarsi come autorità nel proprio campo professionale. Al contrario, abbandonare un sito al proprio destino sembra voler dire ai visitatori “Non mi interessa particolarmente della vetrina con la quale mi presento al pubblico”. Dà un’immagine di sciatteria e trascuratezza, ed è un pessimo biglietto da visita, considerato che il sito è una finestra sul vostro mondo.