Come accennato nella home page di questo sito, al giorno d’oggi non si può più pensare che le visite a una pagina internet siano esclusiva conseguenza del testo contenuto all’interno della stessa.
Anche un portale ben progettato e “SEO-compliant”, come si dice in gergo, ovvero che rispetta le regole del SEO, può commettere degli errori marchiani che rischiano di vanificare il lavoro anche di livello eccellente fatto fino a quel momento.
Quelli che seguono sono dei consigli specificamente pensati per quelle professionalità che si occupano di web design.
Primo: morte al Flash
Con Flash, naturalmente, si intende il software che permette (meglio: permetteva) di creare animazioni vettoriali anche molto complesse per il web, e di conseguenza tutte le “creature” progettate con esso. Ne parliamo all’imperfetto perché Adobe, che lo ha messo in commercio e lo ha fatto diventare uno standard nell’industria del design, ne ha annunciato la dismissione totale entro il 2020.
Ora: se lo stesso produttore ne ha dichiarato la morte imminente, vi sembra il caso di continuare a usarlo?
Battute a parte, basterà l’esperienza personale per avere conferma che Flash non è una buona idea quando si tratta di internet: quante volte avete visitato una pagina e premuto furiosamente su “skip intro” per evitare di dover vedere un filmato in Flash?
Il nocciolo della questione è che un’animazione in Flash è pesante e aliena i visitatori che hanno fretta di trovare informazioni. E se le questioni estetiche vi interessano poco, eccone una pratica: un sito fatto in Flash non è ben leggibile dai motori di ricerca, e i bot di Google & co. non riescono a “esplorare” pagine del genere per posizionarle fra i propri risultati.
Secondo: le immagini vanno ottimizzate
Chi oggi lancia un sito per sé o per la propria attività non può trascurare la semplice verità che ormai le ricerche su Google e altri motori di ricerca vengono eseguite anche attraverso le immagini.
Perciò, anche questo aspetto va affrontato nei minimi dettagli se si vuole essere trovati e diventare dei leader del proprio settore di riferimento in termini di visibilità online.
Quindi le foto non possono essere lasciate così come ce le fornisce un’agenzia, un fotografo freelance o… il catalogo dell’azienda che sta costruendo il proprio sito. Queste vanno migliorate con:
- un nome file che abbia a che fare con l’argomento della pagina;
- un “attributo alt”, cioè la descrizione dell’immagine stessa quando la si inserisce nel sito, il più possibile descrittiva (è questa la parte che per lo più viene indicizzata dai motori di ricerca);
- un peso del file leggero: ciò per consentire un caricamento veloce del proprio portale anche da smartphone o sotto navigazione dati.
Terzo: anche il codice vuole la sua parte
Un codice HTML pulito senza inutili divagazioni (per esempio con le firme HTML e i credits di chi ha disegnato il sito!) e gli URL delle singole pagine che siano informativi e chiari (esempio: “www.sito.esempio/come-costruire-un-sito-efficace”) sono un ulteriore modo per essere trovati dai “crawler” di Google (e degli altri motori di ricerca esistenti).
Questi sono tutti elementi che vanno considerati, pena l’inefficacia del proprio mezzo di comunicazione. E a nessuno piace buttare soldi dalla finestra, no?