L’italiano medio, si sa, non ha problemi ad adottare concetti e parole provenienti dall’estero e a usarle nel linguaggio di tutti i giorni (anche a sproposito!).
Eppure, per qualche motivo insondabile, l’imprenditore italiano – con qualche eccezione notevole – non riesce a farsi piacere il termine SEO né le nozioni che lo sorreggono. Perché?
Perché il SEO è – con ogni probabilità – considerato come troppo misterioso:
- gli algoritmi che lo regolano cambiano, e proprio quando si pensava di aver capito la formula che serve a far funzionare un sito web… bisogna ricominciare tutto da capo;
- chi vuole un sito web normalmente non ha competenze in materia, quindi l’intera architettura SEO appare lontana e nebulosa;
- è facile imbattersi in professionisti poco seri, che nel tentativo di aggiudicarsi un ingaggio amano garantire prodotti che in realtà non tocca a loro creare. Un esempio classico? Il sedicente SEO specialist che promette un’ottima indicizzazione, quando questa è creata da motori di ricerca come Google.
Tutta questa serie di situazioni ci ha spinto a creare una pagina dedicata a una spiegazione in termini semplici di cosa sia il SEO (che, ancora una volta, sta per “Search Engine Optimization”, ottimizzazione per i motori di ricerca) e di come le aziende possano sfruttarlo a loro vantaggio.
SEO: solo un altro modo di fare marketing
Lavorare in maniera che il sito del proprio business venga trovato facilmente su Google e si posizioni fra i primi risultati quando si esegue una ricerca è tale e quale a distribuire volantini con le offerte della propria azienda.
È semplicemente un sistema più preciso per fare marketing: quando distribuiamo volantini non possiamo avere la certezza che arrivino a destinazione. Con il SEO sì. A patto di lavorare seguendone tutte le regole (in una pagina dedicata elencheremo alcuni degli errori più comuni).
Le regole SEO sono tutte quelle pratiche utilizzate per aumentare la visibilità di un sito su internet: di alcune di queste (ottimizzazione delle immagini, degli URL delle singole pagine, parole chiave…) abbiamo parlato in un articolo specifico su questo sito. Rispettare queste pratiche significa “ottimizzare”, e “ottimizzare” a sua volta rende più semplice il lavoro degli spider, quei minisoftware che per conto di Google e altri motori di ricerca indicizzano i contenuti e li rendono disponibili nelle pagine dei risultati delle ricerche, catalogati secondo parole chiave.
Perché l’ottimizzazione SEO è importante per le aziende?
Un’azienda può anche avere i migliori servizi al mondo o i prodotti di maggiore qualità sul mercato, ma senza visibilità esterna non avrà clienti e, in ultimo, soffrirà. Oggigiorno, molta parte di questa visibilità si raggiunge online, perché è su internet che passiamo la maggior parte del nostro tempo di acquirenti così come di utilizzatori di servizi di intrattenimento.
L’esempio più lampante (e, forse, anche estremo viste le circostanze che hanno portato a questa situazione) è quello dei casinò online: con il nuovo decreto Dignità questi portali per il gioco per soldi non possono più farsi pubblicità in maniera tradizionale. Ne consegue che lavorare bene sul SEO è l’unico modo di venire trovati da potenziali gambler.
Una parola chiave come scomesse mobile, per esempio, se ben posizionata può portare a trovare il sito perfetto cui connettersi da smartphone per puntare sui propri sport preferiti. Di solito i siti che compaiono per primi nella pagina dei risultati (la famosa “SERP”) sono quelli più coerenti con la ricerca effettuata, e grazie alle informazioni raccolte dagli spider indicheranno brevemente anche i tipi di bonus eventualmente disponibili, se l’iscrizione è gratuita o su quanti sport sia possibile scommettere. Proprio i dati fondamentali che a colpo d’occhio ci dicono se sia il caso o no di visitare il sito in questione.
Tutta questa serie di dettagli non compaiono a caso, ma sono il frutto di un’eccellente strategia di ottimizzazione SEO. Cambiando il settore di pertinenza della vostra azienda, il discorso rimane ugualmente valido: magari non avrete un decreto Dignità a impedirvi di farvi pubblicità nel “mondo reale”, ma il maggior numero di risultati potrete averlo solo da internet. E solo con una giusta strategia alla base!